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Classificazione dei Fondi di Investimento

Se con una prima distinzione tra fondi aperti o chiusi, armonizzati o non armonizzati, a distribuzione o ad accumulo si possono esaminare le caratteristiche fondamentali dei fondi comuni, quelle cioè che attengono alla struttura ed al funzionamento del fondo stesso, con la seguente classificazione si guarda maggiormente ad aspetti accessori del fondo ed eventuali specifiche caratteristiche.

In base al tipo di investimento effettuato da parte del gestore del fondo si è arrivati a stilare un elenco di almeno 42 possibili tipi di fondo, tutti per semplicità riconducibili ai seguenti sette gruppi principali

Azionari

Come lo stesso nome suggerisce, in questo tipo di fondi il patrimonio è investito in partecipazioni azionarie e rappresenta per un certo verso il fondo potenzialmente più vantaggioso e rischioso per l’investitore che beneficerà (o subirà) le conseguenze di bruschi andamenti nel grafico azionario.
Ci si potrebbe chiedere perché aderire ad un fondo comune d’investimento per acquistare partecipazioni (azioni) che si potrebbero comprare anche direttamente. Una prima risposta viene dalla diversificazione delle partecipazioni, che in buona parte dovrebbe mitigare il rischio dato dalla natura dell’investimento azionario. Una ulteriore risposta viene poi dalla professionalità messa in campo dal gestore nella selezione (e successiva amministrazione) dell’investimento. Un altro vantaggio è poi costituito dalla possibilità di poter investire in settori a cui altrimenti sarebbe difficile avere accesso.

Obbligazionari

In questo caso il patrimonio del fondo è investito, anziché in azioni, in obbligazioni e titoli di stato e si può perciò ragionevolmente pensare che il rischio sia abbondantemente mitigato. Questo tipo di fondo prevede dei costi iniziali e delle commissioni di gestione annue.

Monetari

Quanto detto poco sopra trova ulteriore conferma nei casi in cui il patrimonio del fondo è investito in obbligazioni e titoli di stato con scadenza non superiore ad un anno. La presumibile solidità dell’emittente e la pressoché immediata disponibilità della formula ‘pronti contro termine’ rendono questo tipo di fondo il più sicuro tra quelli disponibili. Inoltre, questo tipo di fondi di investimento non prevede costi di ingresso o commissioni di gestione. Data la sicurezza e lo scarso margine di guadagno previsto, questi fondi vengono generalmente considerati un modo per parcheggiare i propri risparmi per un periodo di tempo limitato.

4. Bilanciati

Un buon compromesso tra la ‘pericolosità’ degli azionari e la ‘pacificità’ dei monetari può essere dato dai fondi bilanciati. In questa tipologia il patrimonio investito è differenziato in percentuali che variano da fondo a fondo (e che è bene accertare prima della sottoscrizione) tra azioni ed obbligazioni, così da attutire eventuali perdite delle prime con l’andamento in genere costante e prevedibile delle altre. In linea di massima, all’aumentare della quota azionaria rispetto a quella obbligazionaria corrisponde un aumento del rischio per l’investitore.

Flessibili

Sono del tutto simili ai fondi bilanciati; anche questi prevedono infatti la diversificazione dell’investimento tra azioni ed obbligazioni, con la non trascurabile differenza che la proporzione tra le prime e le seconde non è fissata contrattualmente all’adesione, ma può essere variata dal gestore in base alle opportunità che questo creda di ravvisare nel corso della gestione sulla base dell’andamento di mercato. Anche questi fondi prevedono iniziali costi di ingresso e annuali commissioni di gestione.

Fondi di fondi

Può accadere che, anziché in azioni, titoli ed obbligazioni, il gestore decida di investire in partecipazioni ad altri fondi d’investimento (tecnicamente si tratta di fondi aperti non armonizzati Ue). Il ricorso a questo tipo di investimento garantisce un alto grado di diversificazione dello stesso. A seconda del tipo di fondo scelto dal gestore potrà accadere che l’investitore sia esposto ad una doppia aleatorietà sull’andamento del proprio investimento e che, in alcuni casi, debba sostenere doppi costi di gestione, relativi sia al fondo di fondi che ai singoli fondi in cui questo investe a sua volta. Risulta essere bene però segnalare che alcuni fondi di fondi cominciano a prevedere una commissione unica.

Exchange Traded Funds

Sono fondi indicizzati e quotati sull’Amex (American Stock Exchange) e sull’italiano Mercato Telematico dei Fondi la cui negoziazione riproduce fedelmente quella dei titoli azionari in borsa. Detta snellezza nelle procedure si trasforma in costi sostanzialmente minori di gestione (non sono infatti previsti costi di commissione, ma solo di negoziazione per la loro compravendita) e la possibilità di cessione o sottoscrizione svincolata da qualsivoglia termine.